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Nuova sede consorzio acqua potabile (CAP)

27.04.2021 | Milano, Italia
L’Arch. Lorena Botta – Direttore di Cantiere di CMB – ci parla oggi del progetto della Nuova Sede del Gruppo CAP di via Rimi a Milano.

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“CMB è una delle principali imprese di costruzioni italiane, specializzata in edilizia civile e ospedaliera, è in grado di valorizzare ogni progetto sia nel settore dell’edilizia che delle infrastrutture e del facility management.”

"Abbiamo intrapreso questo progetto nel 2018 e prevediamo una data di fine lavori nella primavera del 2022. CAP - organizzazione pubblica che detiene la gestione dell’acqua potabile per i 126 comuni dell’hinterland milanese- ha fortemente voluto questo progetto, che consiste nella realizzazione di una nuova sede con lo scopo di riunire il personale al momento suddiviso in vari edifici tra Milano e provincia. Si tratta di un progetto molto particolare: è innovativo e customizzato sulle esigenze del committente. E’ un edificio di forma rettangolare, ed come se fosse sollevato da terra nella parte ovest e ha uno sbalzo che parte dalla metà dell’edificio e sembra sostenere tutto il resto dell’edificio, a simboleggiare un’arca che fluttua sulla superficie dell’acqua. L’edificio ha una superficie di 5000 mq nell’interrato e poi sale sviluppandosi per 5 piani fuori terra ad uso uffici di più o meno 1600 mq a piano: é in cemento armato, ma una delle innovazioni presenti sono le pareti perimetrali in cemento fibrato.”

Continua l’Arch. Botta: “ci siamo affidati a Doka per gestire le particolarità e la complessità di questo progetto: la collaborazione con Doka è stata a 360° su tutto l’edificio ed è partita dalle fondazioni.
Conosciamo da tempo - grazie a precedenti collaborazioni in altri cantieri - l’affidabilità e l’esperienza consolidata di Doka, ed il suo approccio istruttivo è stato per noi fondamentale per gestire alcune particolarità ed innovazioni relative a questo progetto, come ad esempio il già citato sbalzo - sul quale è stato fatto un progetto ad hoc da parte dei tecnici Doka – ma anche l’impiego di casseri rampanti sul lato est, utilizzati per il getto delle pareti in calcestruzzo fibrato che risultano essere inclinate di 8° e dove è stato necessario studiare e dimensionare un fissaggio specifico sul solaio di ogni piano per poterli sostenere.

Conoscevamo già anche i sistemi Doka, particolarmente apprezzati dai carpentieri per la loro semplicità ed immediatezza, nonché facilità di posa. La qualità del prodotto Doka, com’è noto, è alta.
Ma personalmente, sono rimasta positivamente stupita dal sistema #FramaxXlife: la semplicità dell’elemento è stata studiata per poter sostenere un peso non indifferente e con un’inclinazione peraltro del solaio e delle travi notevole. Questi elementi hanno rappresentato la soluzione più adatta ed adeguata alla grande necessità di customizzazione richiesta dal progetto.

La collaborazione con il personale Doka? Abbiamo creato un vero e proprio Team di lavoro interaziendale, a cui ha partecipato sia il personale commerciale che tecnico di Doka. Un particolare elogio va al personale tecnico appunto, specialmente a Diego Garzia, che ci ha supportato sia nella fase di progettazione - illustrandone anche le più complesse particolarità per renderle comprensibili a tutti, ed anche alla Direzione Lavori- che nell’immediata risoluzione dei problemi che come spesso accade si sono verificati in cantiere, proponendo in tempi rapidi la soluzione più adatta."


Conclude Botta: “esperienza di collaborazione con Doka assolutamente positiva, grazie alla competenza del personale e alla qualità e flessibilità dei sistemi utilizzati."

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